La questione sollevata con l’inchiesta di domenica scorsa sulla prima pagina del Corriere Bergamo, viene riproposta nuovamente oggi con la pubblicazione di un editoriale a firma di Tino Palestra (coordinatore dei GIP di Bergamo) che prende lo spunto dalle parole di Franco Brevini (professore associato presso l’Università di Bergamo ed esperto di montagna).
Riportiamo nuovamente alcune righe inerenti la situazione a Valcanale:
ARDESIO – C’era una volta l’albergo Sempreneve. C’era e c’è ancora. Ma il nome è l’unica cosa da favola che resta all’hotel, ridotto com’è a una cattedrale nel deserto (pardon, nel ghiaione). È chiuso da 15 anni e i ladri hanno portato via tutto: serramenti, caloriferi, le travi dei balconi. Vetri rotti e bruciature sono segno dei vandali. […]
Sullo sfondo, però, sembra esserci uno spiraglio: sono ripresi i contatti con la proprietà (la Valcanale spa, ora in liquidazione) e la stazione potrebbe essere (finalmente) smantellata, lasciando posto a piccolo polo dedicato allo scialpinismo. «Sarebbe un piano ecocompatibile, non in conflitto con il l’eventuale comprensorio sciistico che si progetta in valle. Speriamo – chiosa il sindaco – che si concretizzino idee illustrate a voce: in Comune per ora non abbiamo visto nulla». […]
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