Bambini e ragazzi di Ardesio hanno dato il benvenuto al carro del Zenerù prima del grande falò di questa sera
31 gennaio 2023 – Una folla di bambini e ragazzi delle scuole ardesiane con piccoli campanacci e raganelle ha accolto il fantoccio di Zenerù questa mattina in piazza Monte Grappa. Un momento di festa per la cittadinanza in una splendida e fredda giornata di fine Gennaio.
Zenerù, ha raggiunto la piazza del Comune accompagnato dai costruttori del carro, dagli Amici del Zenerù e dei Campanacci dell’alta Valle Seriana; ad accoglierlo i ragazzi della Pro Loco Ardesio, organizzatori dell’evento, rappresentanti del Comune, i bambini delle scuole e tanta gente.
Zenerù, come anticipato già nella cartolina che raffigura il tema di quest’anno, è rappresentato aggrappato al Campanile del Santuario della Madonna delle Grazie, per cercare di fuggire al suo destino suonando le campane. Sul carro anche un asino e una capra alati e una gallina, oltre ad un cacciatore ardesiano pronto a colpire Zenerù.
Il gruppo ospite: I Foghi de San Martin
La mattinata ha preso il via con la presentazione, in sala consiliare, del gruppo ospite “I Foghi de San Martin de Pàrdàc” (di Predazzo, in Val di Fiemme) con l’assessore al commercio e turismo di Predazzo Giuseppe Facchini. Una tradizione che si ripete, ogni anno, l’11 Novembre e che è caratterizzata da due elementi: il fuoco e i campanacci. Alle 20 dell’11 novembre nei cinque rioni vengono accese le grandi cataste di legno preparate dai giovani volontari e grandiosi falò illuminano Predazzo. E mentre i fuochi ardono, Predazzo è invasa dai rintocchi di campanacci e dai suoni di corni. Al fuoco si unisce il suono. Dai rioni i gruppi scendono in piazza scuotendo i campanacci e altro per far rumore, per ricongiungersi nella grande festa.
Presenti in sala consiliare i costruttori del carro, coordinati da Giorgio Fornoni, un gruppo che oggi coinvolge diversi nuovi giovani pronti a portare avanti la tradizione. Accanto ai rappresentanti della Pro Loco Ardesio anche il vicesindaco Simone Bonetti e Antonio Delbono.
I ragazzi hanno poi recitato la poesia del Zenerù e con i bimbi delle elementari e della scuola dell’Infanzia, il gruppo ospite e le tante persone presenti, in un chiassoso corteo hanno accompagnato il carro sul Ponte Rino dove resterà fino a questa sera alle 20.