Campanile d’Oro al film indiano “Death in the city”. Assegnate anche tre menzioni speciali o Campanili d’Argento e il Premio della Giuria Popolare, tra i vincitori due pellicole bergamasche.
ARDESIO (Bg) 15 ottobre 2023– “Proporre un Festival culturale di livello in un paesino di montagna è un successo, sempre, ed una sfida che ci sprona a continuare” così Simone Bonetti, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ardesio e presidente di Vivi Ardesio, ha commentato il successo della quarta edizione del Festival Cinematografico Internazionale “Sacrae Scenae- Ardesio Film Festival” che dal 13 al 15 ottobre ha portato in alta Valle Seriana, registi, appassionati di cinema, imprenditori, autorità, giornalisti,studenti e tante persone. Un festival di nicchia, dedicato al tema delle devozioni popolari, al centro delle 16 pellicole proiettate sullo schermo del Cineteatro tra le 50 giunte da tutto il mondo. Durante la cerimonia di premiazione sono state anticipate alcune novità legate alla quinta edizione tra queste che sarà ospitata alla
Camera dei Deputati a Roma il 20 Marzo 2024, su invito della deputata Rebecca Frassini.
Assegnato dalla Giuria del Festival (presieduta da Nicola Bionda) il Campanile d’Oro al vincitore assoluto “Death in the City” della regista indiana Balaka Ghosh. Tre le menzioni speciali, “Campanili d’Argento”: Il Talacimanno di Gandino del regista di Castione della Presolana Paolo Colleoni, “Liturgy of anti-tank obstacle”del regista ucraino Dmytro Sukholytkyy Sobchuk e “All’aria stu gioia. L’uomo vivo” di Francesco di Martino. Premiato poi dalla Giuria Popolare (presieduta da Umberto Zanoletti) il film bergamasco “Nel segno di Maggio” di Angelo Mazzola.
Il premio, il Campanile d’Oro e d’Argento raffigura il campanile del Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, luogo che, legato alla devozione alla Beata Vergine, ha ispirato la nascita del festival. Il festival è organizzato da Vivi Ardesio con la direzione artistica dell’Associazione Cinema e Arte e con promotori Comune di Ardesio e Pro Loco Ardesio e in collaborazione con la Parrocchia e il sostegno di numerosi enti e partner.
I film premiati e le motivazioni
VINCITORE ASSOLUTO (Campanile d’Oro)
Death in the City di Balaka Ghosh – India Australia – 72’
Motivazione della Giuria del Festival: … è un Film potente, spirituale e sociale che ci accompagna in un’esperienza visiva lungo le sponde del sacro Gange, “il fiume della vita”. Davanti alle immagini delle pire funerarie, che bruciano ininterrottamente da più di tremila anni, non possiamo fare a meno di confrontarci con la cultura di un paese che porta avanti il mistero sacro della vita e della morte in un intreccio complesso di tradizioni, rituali e contemporaneità.
MENZIONE SPECIALE (Campanile d’Argento)
Il Talacimanno di Gandino di Paolo Colleoni – BG/BS – 18’
Motivazione della Giuria del Festival: …ci porta a scoprire la forza e la perseveranza della popolazione di questo piccolo borgo Seriano, custode di una tradizione antica e misteriosa. Un documentario che racconta, con immagini e testimonianze, una storia di fede e di uomini. In cui l’urlo del talacimanno, dall’alto dei 73 metri del campanile della Basilica di Santa Maria Assunta, rivela un collegamento inaspettato tra il richiamo cristiano alle funzioni del tempo pasquale e la voce dei muezzin dei minareti d’oriente.
MENZIONE SPECIALE (Campanile d’Argento)
Liturgy of anti-tank obstacle – di Dmytro Sukholytkyy Sobchuk – Ucraina – 12’
Motivazione della Giuria del Festival: …è un poetico esempio della forza del gesto artistico in tempo di guerra. Il film ci mostra il lavoro di scultori ucraini convertiti alla realizzazione di ostacoli anticarro al posto di statue religiose. La colonna sonora che accompagna queste scene, con il canto liturgico che si fonde con i suoni del conflitto e delle sirene antiaeree, ci accompagna lungo una vera e propria liturgia sacra e poetica attraverso un tempo altro, il tempo della guerra; per mostrarci come la forza distruttrice di quest’ultima possa cambiare tutto: luoghi, suoni e persone.
MENZIONE SPECIALE
All’aria stu gioia. L’uomo vivo di Francesco di Martino – Italia – 66’
Motivazione della Giuria del Festival: …è un’esplosione di immagini, di voci, di suoni, di corpi e di movimenti che ci porta a confrontarci con i protagonisti di una tradizione antica e ancora vivissima. Questo film, splendidamente realizzato e ricco di testimonianze di una religiosità ancora sentita come fondamento di una comunità, è un vero e proprio inno a celebrare la vita e la Gioia.
PREMIO GIURIA POPOLARE
Nel Segno di Maggio di Angelo Mazzola – Italia, Bg – 55’
Motivazione Giuria Popolare: …per aver raccontato in modo esteso e ben testimoniato quanto accaduto a Ghiaie di Bonate durante la seconda guerra mondiale quando le apparizioni della Madonna a una bambina hanno mosso e commosso un’incredibile moltitudine di persone. Una narrazione cinematografica dal montaggio curato e dalla regia sapiente, capace di far memoria su una spesso ignorata storia di fede, una fede capace di nutrire la vita, generare forza, infondere speranza.
Durante la serata, guidata dal direttore artistico Roberto Gualdi, i registi sono stati premiati dagli organizzatori Simone Bonetti presidente di Vivi Ardesio con Fabrizio Zucchelli ideatore e presidente del Festival e dai promotori il sindaco Yvan Caccia per il Comune e Luca Bergamini per la Pro Loco, il parroco don Antonio Locatelli oltre a enti, sostenitori e partner e poi Nicola Bionda presidente Giuria del Festival e Umberto Zanoletti presidente Giuria Popolare.
“La difficoltà più grande, – afferma Simone Bonetti, vicesindaco, assessore alla Cultura di Ardesio e presidente di Vivi Ardesio – che è anche la sfida più stimolante, è quella di organizzare un festival unico in Italia e in Europa, in un piccolo paesino di 3400 abitanti nel profondo Nord Italia a 40 chilometri dalla città. Cercare di proporre cultura qui è la cosa più bella che mi poteva capitare. Puntiamo già alla quinta edizione, ringraziando Rebecca Frassini per l’invito a Roma e Marco Zanni per il nuovo invito in Parlamento europeo, questa volta a Strasburgo”.
A premiare il vincitore assoluto sul palco, accanto ai promotori, per BCC Milano c’era il vicepresidente Duilio Baggi (già presidente di BCC Bergamo) che ha consegnato il Campanile d’Oro alla Console Generale d’India a Milano la signora Ajungla Jamir per la regista indiana.
Tra le autorità presenti l’europarlamentare Marco Zanni, la deputata italiana Rebecca Frassini, i consiglieri regionali Giovanni Malanchini, Jacopo Scandella e Michele Schiavi, l’assessore alla cultura della Provincia di Bergamo Romina Russo, il presidente del Bim e dell’Ente Bergamaschi nel Mondo Carlo Personeni, e poi Raffaella Castagnini, responsabile Servizio promozione e sviluppo economia locale, Maurizio Forchini presidente di Promoserio e Silverio Pezzoli di Orobie Style. Tra i partner presenti anche Ivana Chiesa di Cà del Botto, i cui prodotti sono stati donati agli ospiti della serata, e Mauro Pezzoli del Centro Dentale Oasi e Pietro Moioli di Prefabbricati Moioli, Annunciata Morstabilini dell’Albergo Ardesio Da Giorgio. Tra gli ospiti della tre giorni, sabato sera, anche don Davide Rota Conti nuovo direttore della pastorale della cultura, dei beni culturali e delle comunicazioni sociali della Diocesi di Bergamo e poi i rappresentanti del Circolo di Bruxelles dell’Ente Bergamaschi nel Mondo. Mentre sabato mattina è stato il momento delle scuole con docenti e studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone che hanno presentato il loro progetto “Un passo alla volta, cinema per la scuola” e dialogato con i registi Francesco del Grosso e Fabio Segatori.
Tra gli ospiti della tre giorni, sabato sera, anche don Davide Rota Conti nuovo direttore della pastorale della cultura, dei beni culturali e delle comunicazioni sociali della Diocesi di Bergamo. e poi i rappresentanti del Circolo di Bruxelles dell’Ente Bergamaschi nel Mondo. Mentre sabato mattina è stato il momento delle scuole con docenti e studenti dell’Istituto Fantoni di Clusone che hanno presentato il loro progetto “Un passo alla volta, cinema per la scuola” e dialogato con i registi Francesco del Grosso e Fabio Segatori.