MEtA Museo Etnografico Alta Valseriana

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Scopri il MEtA Museo:

L’Alta Valseriana e i Musei Dell’alta Valle
– Sala Boscaioli e Carbonai
– Sala Minatori
– Sala Filatura e Tessitura
– La Casa Rurale
– La Rasga del Tönöla


Istituito nel 1982, il Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana si articola in quattro sezioni e analizza il rapporto secolare tra il territorio e le attività della popolazione della valle con riferimento alla filatura, al lavoro dei carbonai, dei muratori, dei boscaioli e dei minatori.

Presenta documenti che ripercorrono la storia della miniera d’argento che sfruttò un giacimento scoperto nell’XI secolo e che rese famoso il paese. Comprende una interessante cartografia storica, attrezzi e ricostruzioni della vita della miniera. A fianco della sede museale una casa di impianto quattrocentesco ospita ambientazioni di vita domestica, artigianato e agricoltura montana


Fondazione e personalità che l’hanno costituito

Il Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana è stato costituito con delibera n.31 del 25 aprile 1982. La prima iniziativa programmata risale al dicembre 1982, una mostra di antiche fotografi e dal tema “L’uomo e l’ambiente in Alta Valle Seriana” oltre ad una pubblicazione con il medesimo titolo a cura di Pino Cappellini, giornalista dell’Eco di Bergamo. Una seconda mostra, dedicata alle miniere e ai minatori dell’Alta Valle Seriana, ha poi consentito di raccogliere materiale e documenti utilizzati successivamente per l’allestimento di una apposita sezione del Museo etnografico. Nell’ambito delle iniziative proposte si annovera il convegno svoltosi nella sala consiliare del Comune di Ardesio il 9 giugno 1984 sul tema delle miniere della Valle Seriana. L’incontro ha visto la partecipazione di tecnici, studiosi e di varie personalità tra cui Galli, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia. Il museo in origine trovò la sua collocazione presso la Piazza del Santuario, nell’antico edifi cio ristrutturato chiamato “casa del pellegrino”, in comodato d’uso dalla Parrocchia S. Giorgio Martire di Ardesio.

Nomi storici o allestitori che si sono occupati dell’istallazione del museo e degli scritti

I principali fautori del museo sono stati: il sindaco Guido Fornoni, l’assessore alla Cultura Elisabetta Fornoni, il geologo Dott. Daniele Ravagnani che diresse il museo dalla nascita fino al 1995, Luigi Furia di Gorno, Giampietro Olivari, il sindaco Attilio Bigoni e molti altri. Un ricordo particolare va inoltre alla signora Claudia Zucchelli.

Luigi Furia oltre che occuparsi degli allestimenti curò le prime pubblicazioni: “Miniere e minatori”, “Filatura e tessitura d’altri tempi”, “I Carbonai e i Boscaioli”. L’allestimento e la pubblicazione della quinta e sesta sezione, denominate “La casa Rurale” ambientata nell’antico edificio di via Tasso e “La calchera” antico processo di produzione della calce, allestito nel parco fluviale (museo diffuso), sono state attuate dall’allora dal sindaco Guido Fornoni con la collaborazione del Prof. Angelo Pasini (in seguito curatore del Museo) e del Prof. Martino Bana.

Sono decine, forse centinaia, le persone che hanno contribuito alla costruzione del museo tramite la donazione di oggetti e collaborando all’allestimento. La provenienza della collezione è stata reperita per la maggior parte nei comuni dell’Alta Valle Seriana e Valle di Scalve, tramite recupero di pezzi da più campagne di ricerca. Significativa la raccolta sulle miniere da parte del Prof. Luigi Furia e l’acquisizione dell’ufficio tecnico delle miniere della Valle del Riso da parte del geologo Dott. Daniele Ravagnani.

Si sono avvicendati nella direzione del museo:

Dott. Daniele Ravagnani, dall’istituzione al 1995;
– dal 1995 al 2004 la direzione venne affidata all’Associazione ARDES con responsabile il proprio Presidente pro tempore Prof. Angelo Pasini;
– dal 2004 il Comune ha ancora incaricato quale conservatore il Prof. Angelo Pasini;
– dal 2010 il conservatore è Fabrizio Zucchelli.


Nuovo allestimento MEtA

L’amministrazione guidata dal 2011 dal sindaco Alberto Bigoni ha deciso con delibera GC n°92 del 31/10/2012 di dar nuova luce al museo affidando il nuovo allestimento alla cooperativa Verde sezione culturale Artelier. Si è concordato il nuovo nome e logo MEtA e progettato i laboratori didattici per le scuole.

L’assessore alla cultura Donato Guerini ha affiancato tutto il lavoro del gruppo Artelier, supportato da Alessandra Pezzoli e dall’instancabile Antonio Bigoni.

L’amministrazione ringrazia per la collaborazione ed il supporto tecnico:
-­ l’associazione Araba Fenice, gestore del Museo ed il suo Presidente Gianluigi Pezzoli;
­- le ditte del Opera d’Arte Parquet ed Elefar per le forniture effettuate ad un prezzo eccezionale;
­- i volontari Giorgio Tonolini, Ferruccio Pezzoli, Rinaldo Fornoni e Franco Bergamini per il prezioso lavoro effettuato.


Per visite ed informazioni
Ufficio del Turismo di Vivi Ardesio
Telefono: 0346 466265
Email: info@viviardesio.it


Ulteriori informazioni:
– Il video dell’allestimento del MEtA Museo
– Associazione Culturale L’Araba Fenice